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Meccaniche imperfette

Dieci racconti, dieci insoliti eventi, dieci vite che diventano improvvisamente straordinarie, colte di sorpresa da un tranello del destino. Ma le trappole
non sono mai frutto del caso: c’è chi se l’è costruita con le proprie mani e chi, invece, l’ha evocata per paura o per desiderio. Tutti, però, saranno costretti a fare della “fatale sorpresa” uno strumento per conquistare una nuova consapevolezza…

 

Da “Il Mattino” 8 Novembre 2014

Sorrentino e quelle donne imperfette di Ugo Cundari

Quando il giovane cameriere del Gambrinus non vide passare “la nave” per via Toledo, si impressionò, corse a dirlo al proprietario e ben presto la voce si diffuse. Era un brutto segnale, lo sapeva anche la contrabbandiera all’angolo che presto avrebbe tradotto l’accaduto in numeri da giocare a lotto: la mattina, per essere fortunata, doveva cominciare con l’arrivo di Emma Punzo, un donnone grosso quanto un bastimento e perciò soprannominata “la nave”. L’ultima volta che Emma non si era fatta vedere c’era stato il terremoto. A questo punto sono in molti a mettersi alla sua ricerca, finchè si viene a sapere che la signorina è trattenuta in questura per omicidio, rea confessa. Dopo sette anni di piaceri vissuti solo per bere un caffè al Gambrinus e mangiare una sfogliatella da Pintauro prima di andare a lavorare alla Biblioteca Nazionale, all’improvviso aveva provato un brivido così intenso e diverso dal solito da perdere la testa. “Emma Punzo aveva santamente goduto!”, sintetizza Carmine Sorrentino in chiusura del primo racconto, a sfondo napoletano, della sua raccolta dal titolo Meccaniche imperfette ( Bordeaux edizioni, pp 132, euro 12). Il libro verrà presentato a Roma il 20 novembre ore 20,30 al Teatro della Cometa con un reading di attori tra cui Monica Scattini, Tiziana Foschi e Rosa Pianeta, cui seguirà la proiezione di “Perdo colpi”, un video sempre di Sorrentino pensato come un’altra novella narrata però attraverso le immagini.

Il volume raccoglie dieci racconti dello scrittore napoletano trapiantato a Roma, con protagoniste per lo più al femminile, donne dalla vita interiore molto complessa che si trovano a un certo punto della loro esistenza a fare i conti con uno scontro inevitabile: il loro mondo contro la realtà di tutti i giorni che si rivela però, all’improvviso diversa, non più controllabile. Scatenando le reazioni più mutevoli e inaspettate. Truculenta nel caso della parrucchiera Irina; di angosciante illuminazione nel caso della piccola Yara; mentre Maria farà di tutto perché la realtà sia diversa dal solito, provocando il suo fidanzato per gelosia, salvo poi pentirsene. Le poche figure maschili narrate da Sorrentino pure vivono situazioni in bilico, e spesso intravedono davanti a loro il baratro. C’è un aspirante suicida che scrive al Papa giustificando il suo gesto da devoto fedele, anche perché “lo stesso Gesù potrebbe considerarsi un suicida”; poi c’è Francesco, il prototipo di ogni uomo e donna di queste storie: siede a un bar e di colpo ha paura, immagina “un Apocalisse senza colori”, si sente “ammaliato da una malia ammalata” fino ad arrivare al punto in cui “scopre una soglia di un mondo diversa”. E allora, a lui come a tutti e in particolare al protagonista dell’intenso “L’amaca messicana”, succede di arrivare al misterioso appuntamento con il proprio destino.

 

TG5 La Lettura 10 Aprile 2015 – Intervista con l’autore

 

TG3 Linea Notte 15/01/2015 – Intervista con l’autore